Quando ho cominciato a scrivere testi, avevo come riferimento un’esperienza di scrittura poetica che si era protratta per il periodo dai miei trenta ai trentacinque anni. Si trattava di brevissimi componimenti, che limavo all’inverosimile riscrivendoli per decine di volte, finché non mi sembrava di avere raggiunto la forma e la sintesi giuste.
Da questo modo di lavorare, cinque anni fa, sono ripartito,
più strutturato dal punto di vista linguistico, per la scelta delle parole, del
loro suono, ritmo e capacità di evocare immagini.
Non sapevo se in seguito sarei riuscito a trasformarli in
canzoni, scrivevo continuamente e oggi ho un ampio numero di testi dei quali oltre
una quarantina con la musica.